mercoledì 11 aprile 2012
Random.
Penso a Leopardi, a quanto mi piacerebbe incontrarlo per parlarci. Mi piacerebbe sentire lui che espone lui il suo pensiero, scambiare con lui pareri sulle forme di pessimismo anziché pensarle o, al massimo, dirle al prof. mentre in classe mi guardano come una pazza.
domenica 8 aprile 2012
Non riesco più neanche a parlare con mia cugina senza sentire la mia voce che si incrina, soffoca in gola ancorandosi lì senza voler uscire, senza trovare né le parole giuste né la via d’uscita. Non riesco più a parlare con lei che è sempre stata una delle poche persone con cui non ho mai avuto paura di parlare, una delle poche persone a sapere davvero cos’ho per la testa.
Parlavo un po’ a caso, parlavo e le raccontavo di quel sabato sera in cui, davanti al mare, ho pianto come non facevo da chissà quanto tempo, di quella sera dove non so perché ho iniziato a piangere e non riuscivo a smettere. Le raccontavo di quello che ho per la testa senza parlare davvero e sentivo la voce incrinarsi, guardavo l’asfalto, la punta pulita da poco delle All Star, ma mai lei. Parlavo e volevo scappare a casa, in camera, sotto le coperte e rannicchiarmi in posizione fetale e lasciare andare avanti il mondo mentre io me ne rimanevo lì a recuperare le forze che non ho.
Parlavo e non parlavo davvero
Parlavo e mi rendevo conto di sbagliare una parola dietro l’altro, un verbo dietro l’altro e un aggettivo dietro l’altro.
Non so più parlare con le persone.
Non so più parlare con le persone di cui mi fido.
Non so più parlare di me con le persone di cui mi fido.
Soffocherò per le parole che mi si incastrano in gola e che l’inchiostro non riesce a far uscire.
mercoledì 4 aprile 2012
Di belle visuali, gente che da te vuole farsi uccidere, domande senza senso e di altre cose #4
Commessi estremamente attraenti che non solo sentono i tuoi commenti sul fatto che li trovi fighi, ma ad una settimana di distanza si ricordano di questo e mentre servono la tua amica ti guardano con un misto tra una risata ed un sorriso mentre tu stai tipo morendo di imbarazzo e la tua faccia è della stessa tonalità della divisa rossa che indossa, ma ti fanno anche andare direttamente al settimo cielo.
martedì 3 aprile 2012
Sìokayperò!
domenica 1 aprile 2012
martedì 27 marzo 2012
Can you stay strong? Can you go on?
Se tu fossi qui ti metterei le cuffie e ti farei sentire quella canzone che mi sta facendo compagnia da ieri sera, quella che una frase sì ed una no, mi ricorda te e se tu fossi qui correrei sulle scale a prendere l'astuccio, urlandoti di aspettare un attimo che dopo ti avrei lasciato in pace per sempre e che potevi andartene se volevi, ma prima volevo fare una cosa e questo te lo direi tornando giù di corsa, rischiando di cadere con la stessa facilità con cui cadevo anni fa, quando tu entravi in classe con la tua aria spavalda e i tuoi occhi che erano uno specchio. Mi sederei accanto a te, cercando di non tremare per paura - paura di cui, a te, non so se direi niente o se ti direi tutto, sai? - e ti scoprirei l'avambraccio, mentre tu ascolteresti quella canzone ti scriverei sul braccio "Can you stay strong? Can you go on? Kristy, are you doing okay?" e tirerei una riga sottile sul nome "Kristy" sostituendolo con il tuo.
Se tu fossi qui, prima di lasciarti andare ti chiederei se, quando eravamo ancora in classe insieme, ti fossi reso conto che io volevo esserti amica, che avrei voluto già allora un futuro migliore per te. Se tu fossi qui, se tu ti ricordassi di me, se io avessi quella dannata possibilità di passare anche solo un'ora, cinque minuti con te, probabilmente, non saprei parlare e ti chiederei di dire cose a caso, perché così, questa volta, oltre che il tuo sorriso, i tuoi occhi, il tuo accento, i tuoi scherzi e le tue cavolate, cercherei di ricordarmi esattamente il suono della tua voce.