Vi parlate due volte all’anno,
in quelle due volte sareste capaci di litigare anche sul colore del cavallo
bianco di Napoleone o sul fatto ovvio che io per respirare ho bisogno d’ossigeno,
non sarebbe più facile non parlavi? Ho limitarvi alle frasi strettamente
necessarie, visto che se andate fuori da quelle dieci parole finiti col
litigare e con il mettere in mezzo me?
Ho passato quasi metà della mia vita a riempirmi di sensi di colpa, ora che sono arrivata ad un compromesso instabile con me stessa voi vi rimettete a litigare con discorsi campati in aria e con al centro me per finire sempre a sfogarvi, a riempirvi reciprocamente di insulti più o meno nascosti, con me.
Sapete che c’è? C’è che quella mia ipotetica e futura casa su cui vi siete messi a litigare potete mettervela allegramente in quel posto, perché non la voglio visto su cosa si andrebbe a poggiare o se proprio dovrà esserci prendetemela il più lontano possibile così posso fingere di non essere in casa, di avere il cellulare non raggiungibile, la prossima volta che avete intenzione di usarmi come sacco per sfogarvi.
Ho passato quasi metà della mia vita a riempirmi di sensi di colpa, ora che sono arrivata ad un compromesso instabile con me stessa voi vi rimettete a litigare con discorsi campati in aria e con al centro me per finire sempre a sfogarvi, a riempirvi reciprocamente di insulti più o meno nascosti, con me.
Sapete che c’è? C’è che quella mia ipotetica e futura casa su cui vi siete messi a litigare potete mettervela allegramente in quel posto, perché non la voglio visto su cosa si andrebbe a poggiare o se proprio dovrà esserci prendetemela il più lontano possibile così posso fingere di non essere in casa, di avere il cellulare non raggiungibile, la prossima volta che avete intenzione di usarmi come sacco per sfogarvi.
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