Vorrei
non dovermi preoccupare di cosa dicono di me perché vado bene a scuola.
Vorrei andare bene in tutto.
Vorrei andare bene in tutto.
Vorrei essere
brava nei rapporti umani.
Vorrei
essere alta.
Vorrei
essere intraprendente, coraggiosa.
Vorrei
non sapere cosa voglia essere timida, perché di bello nel essere timida c’è
zero.
Vorrei
sapere fare gli origami.
Vorrei
essere capace di far rimanere le persone e non lasciarle andare “giustificando”
l’arrendevolezza con un “ma è quello che vogliono”.
Vorrei
tornare a suonare, come quando andare a lezione era l’unica cosa bella.
Vorrei
sorridere a chi conosco con la stessa leggerezza con cui sorrido agli
sconosciuti.
Vorrei
avere qualcuno che non mi chieda i compiti, di questa o quella cosa
superficiale, ma che mi chiedesse qualcosa di semplice, ma a cui rispondere è
complicato (o almeno lo è per me).
Vorrei un amico di penna, no, anzi vorrei uno sconosciuto di penna che diventa un amico. Uno sconosciuto che si raccontasse portandomi a raccontarmi.
Vorrei un amico di penna, no, anzi vorrei uno sconosciuto di penna che diventa un amico. Uno sconosciuto che si raccontasse portandomi a raccontarmi.
Vorrei
saper dire “io voglio” e non dire sempre “io vorrei”.
Amy, se dici vorrei dimostri semplicemente di essere una persona educata, dato che (non so se esiste anche da te) c'è un modo di dire veramente simpatico, "L'erba voglio non cresce neanche nel giardino del re", quindi, aggiungo io, figurarsi in quello di noi poveri proletari.
RispondiEliminaInoltre, io trovo che l'unico "Vorrei" che dovresti porti è "Vorrei non voler essere perfetta in tutto". Le persone intraprendenti, che hanno sempre successo nelle loro imprese e con ottime abilità di rapportarsi al prossimo sono, oltre che terribilmente noiose, anche del tutto banali; molto meglio le persone timide e bassine, credimi.
E ricomincia a suonare, ne parlavi con un tale entusiasmo che smettere sarebbe veramente un peccato.