Domani torno a fare la pendolare, in versione light perché la maggior parte delle lezioni iniziato la prossima settimana, ma domani inizia il corso di Storia e critica del cinema, poi in settimana ho Storia della radio, della tv e delle arte elettroniche e, già solo questi due corsi, mi fanno sorridere un sacco. Ripenso ad un anno fa, alla me che all'idea di andare a Pisa era spaventata e ora, invece, quasi non vedo l'ora di tornare a puntare la sveglia (quasi) tutte le mattine presto, di tornarmi a lamentare dei treni mai in orario, della stanchezza, delle occhiaie, delle persone.
Martedì ho un colloquio per il progetto della radio, alla fine una risposta è arrivata. Ho da parlare faccia a faccia con qualcuno, mi viene un po' da ridere, ma voglio fidarmi di chi crede in me (e della "parlantina alla Evans", come dice un'amica).
Bella la radio, mi affascina :) abbiamo sempre paura dei cambiamenti,per poi renderci conto a volte che li desideriamo come l'acqua fresca nel deserto... (anche se i treni regionali italiani non li auguro a nessuno! :/)
RispondiEliminaAver studiato pedagogia generale, mi ha fatto capire che abbiamo paura dei cambiamenti perché temiamo che le nostre speranze restino deluse, ma direi che almeno per ora i cambiamenti sono stati decisamente, per usare le tue parole bellissime, "acqua fresca del deserto".
EliminaLa radio affascina tanto anche a me, fin da piccola, non so ancora se e in quale ruolo mi prendono (ho fatto doppia domanda, sia come blogger che come speaker). Incrociamo le dita!
(I treni regionali sono un girone dell'inferno dantesco!)
Altro che radio kiss kiss! SE VAI ALLA RADIO MI SINTONIZZO
RispondiEliminaFino alla prossima settimana non so neanche SE mi prendono e in che frangente (ho fatto domanda sia da speaker che da blogger), ma incrociamo le dita.
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