Amo Milano, perché non è vero né che al nord le persone sono fredde né che a Milano mancano i colori. Amo Milano, perché sentirsi al posto giusto tra la metro ed i palazzoni è una cosa quasi normale.
Amo Slash e Myles perché quei due non sono esseri umani, sono qualcosa di più. Amo quelle che riescono a darmi, soprattutto insieme. Amo la pioggia leggera che cade mentre tu stai per bagnarti il viso, perché quella canzone è quella canzone, insomma. Amo Slash e Myles perché sanno farmi anche ridere e devo ancora capire se M. ha detto "cazzo in culo" o "cazzo duro", ma vabbè.
Amo Milano perché è davvero Paradise city.
venerdì 29 luglio 2011
lunedì 25 luglio 2011
E cantare con tutta la voce che si ha in corpo fino a dimenticarsi di tutti i problemi.
Il vento che ti spettina i capelli tramutando una cresta in un ciuffo alla Elvis, la corsa fino a sentire a scoppiare la milza per raggiungere un albergo per capire, poi, che quella era l'entrata sbagliata e finire sedute su una panchina a dare inizio alle figure di merda. Staff che mantengono la loro promessa, facendoti entrare in un backstage dove, non hai incontrato tutto il gruppo, ma hai incontrato due di quelle persone che il cuore te l'hanno ricucito di colpo, ché potranno stare sul palco e far urlare una piazza, ma loro son pur sempre i soliti ragazzi acqua e sapone di sempre.
E sentirsi bene e cantare con tutta la voce che si ha in corpo fino a dimenticarsi di tutti i problemi, anche su quella canzone che ti ha sempre fatto stringere il cuore, lo stomaco e tutti gli organi possibili.
E sentirsi bene e cantare con tutta la voce che si ha in corpo fino a dimenticarsi di tutti i problemi, anche su quella canzone che ti ha sempre fatto stringere il cuore, lo stomaco e tutti gli organi possibili.
venerdì 22 luglio 2011
I feel so happy.
Mi sento felice, perché a Firenze possono cambiare i sensi delle strade ogni giorno, ma è sempre bellissima.
Mi sento felice, perché è bello correre ed abbracciare un'amica - e che amica! - dopo mesi e mesi che non ci si vedeva.
Mi sento felice, perché è bello sapere che qualcuno si ricorda che ami le maschere in stile veneziano.
Mi sento felice, perché ci sono persone che incontri per la prima volta, ma quando le abbraccia è come se le abbracciassi da sempre.
Mi sento felice, perché dopo aver visto Firenze e le amiche sentirsi felici è più che normale.
Mi sento felice, perché è bello correre ed abbracciare un'amica - e che amica! - dopo mesi e mesi che non ci si vedeva.
Mi sento felice, perché è bello sapere che qualcuno si ricorda che ami le maschere in stile veneziano.
Mi sento felice, perché ci sono persone che incontri per la prima volta, ma quando le abbraccia è come se le abbracciassi da sempre.
Mi sento felice, perché dopo aver visto Firenze e le amiche sentirsi felici è più che normale.
giovedì 21 luglio 2011
Ci sono cieli che sembrano più belli, solo perché il cuore si sente a casa.
Domani vado a Firenze e fanculo a tutti i casini che si creano a sto mondo. E fanculo pure a "zia Pina".
Vado a Firenze e solo a dirlo sorrido, perché quella città è così bella che mi fa apprezzare persino i luoghi affollati e l'odore di smog. Qualcuno ha detto che quando sono a Firenze sono diversa, chissà se è vero, infondo quel giorno avevo più motivi per sorridere nonostante una gamba rotta. Però mi piace credere che almeno quella volta, dopo tanto tempo, lei aveva ragione su di me.
Domani sono a Firenze e vedrò due di quelle persone che ti fanno sorridere sempre, anche quando è dura farlo.
Domani sono a Firenze e respirerò lo smog e guarderò quel cielo che è bello anche coperto da nuvole cariche di pioggia, come l'ultima volta.
Vado a Firenze e solo a dirlo sorrido, perché quella città è così bella che mi fa apprezzare persino i luoghi affollati e l'odore di smog. Qualcuno ha detto che quando sono a Firenze sono diversa, chissà se è vero, infondo quel giorno avevo più motivi per sorridere nonostante una gamba rotta. Però mi piace credere che almeno quella volta, dopo tanto tempo, lei aveva ragione su di me.
Domani sono a Firenze e vedrò due di quelle persone che ti fanno sorridere sempre, anche quando è dura farlo.
Domani sono a Firenze e respirerò lo smog e guarderò quel cielo che è bello anche coperto da nuvole cariche di pioggia, come l'ultima volta.
domenica 17 luglio 2011
Ciao. Scusa. Addio (?).
M'hanno chiesto d'uscire di nuovo, ma no, non esco stasera, c'è Dottor House e il vaffanculo me lo sono presa senza rispondere niente, tanto se uscivo ero più morta che viva e di farmi sballotare da D. non ne avevo voglia.
Ti sei sforzato di mangiare come ti ho supplicato di fare? No, me lo sento dentro e mi sento anche che domani papà non riuscirà a fare quello che deve fare. Mi sento lo stesso nodo allo stomaco che avevo poco più di un anno fa, quando nonna l'hanno portata in ospedale. Perché avete tutti questo stramaledetto vizio di non mangiare?
“Non supera l'estate”. Sentirselo dire è più duro di saperlo senza ammetterlo. Cerco di scrivere, ma mi sento la bambina di cinque anni che per la vigilia di Natale ti ha visto portar via d'urgenza in ambulanza, tu e questo maledetto vizio (di famiglia) di evitare sempre i medici, neanche con un infarto in corso lo volevi vedere. Più scrivo e più mi convico di essere quella stessa bambina di cinque anni, gli occhi bruciano uguale solo che a cinque anni sul mio viso pioveva fin troppo facilmente, ora resisto. Basta chiudere gli occhi e respirare profondamente.
Tu non mangi quasi più e sei diventato più magro di me, nonna almeno lo era sempre stata. Te ne stai andando come lei, è questo che fa l'amore?
Non te ne andare, non così. Torna in te, torna a sentire, a mangiare e bere vino perché l'acqua ti fa ruggine, a cantare quelle vecchie canzoni di guerra sulla poltrona e vattene nel sonno senza soffrire. Non andartene come lei, per favore. Non voglio sentire tutto quello un'altra volta, non ho le spalle abbastanza resistenti, io. Non sono un P. fino in fondo, lo sono solo nei difetti, mi spiace che la forza che hanno tutti a casa non è mia.
“Nonno, mi raccomando, sforzati di mangiare che non mangiare fa bene agli occhi. Ci vediamo domenica”. Ci vediamo domenica, vero?
Ti sei sforzato di mangiare come ti ho supplicato di fare? No, me lo sento dentro e mi sento anche che domani papà non riuscirà a fare quello che deve fare. Mi sento lo stesso nodo allo stomaco che avevo poco più di un anno fa, quando nonna l'hanno portata in ospedale. Perché avete tutti questo stramaledetto vizio di non mangiare?
“Non supera l'estate”. Sentirselo dire è più duro di saperlo senza ammetterlo. Cerco di scrivere, ma mi sento la bambina di cinque anni che per la vigilia di Natale ti ha visto portar via d'urgenza in ambulanza, tu e questo maledetto vizio (di famiglia) di evitare sempre i medici, neanche con un infarto in corso lo volevi vedere. Più scrivo e più mi convico di essere quella stessa bambina di cinque anni, gli occhi bruciano uguale solo che a cinque anni sul mio viso pioveva fin troppo facilmente, ora resisto. Basta chiudere gli occhi e respirare profondamente.
Tu non mangi quasi più e sei diventato più magro di me, nonna almeno lo era sempre stata. Te ne stai andando come lei, è questo che fa l'amore?
Non te ne andare, non così. Torna in te, torna a sentire, a mangiare e bere vino perché l'acqua ti fa ruggine, a cantare quelle vecchie canzoni di guerra sulla poltrona e vattene nel sonno senza soffrire. Non andartene come lei, per favore. Non voglio sentire tutto quello un'altra volta, non ho le spalle abbastanza resistenti, io. Non sono un P. fino in fondo, lo sono solo nei difetti, mi spiace che la forza che hanno tutti a casa non è mia.
“Nonno, mi raccomando, sforzati di mangiare che non mangiare fa bene agli occhi. Ci vediamo domenica”. Ci vediamo domenica, vero?
sabato 16 luglio 2011
venerdì 15 luglio 2011
lunedì 11 luglio 2011
Ci sono persone con cui bevi almeno un bicchiere di alcol, perché devi riempirti per sopportare il fatto di essere lì con loro.
Ci sono persone con cui non senti la necessità di bere alcol, perché con loro ti senti fottutamente okay.
Ci sono persone con cui ti senti fottutamente okay, ma senti la necessità di bere perché dentro s'è (due) pirati alcolizzati.
Ci sono persone con cui non senti la necessità di bere alcol, perché con loro ti senti fottutamente okay.
Ci sono persone con cui ti senti fottutamente okay, ma senti la necessità di bere perché dentro s'è (due) pirati alcolizzati.
venerdì 8 luglio 2011
mercoledì 6 luglio 2011
"Cazzo! E' più brutta del Marconi!" "Ma almeno non cade a pezzi".
Stamani mi sono alzata presto, ché devo vedere dove (cazzo) è la nuova scuola, tanto mi perderò uguale anche se è facile capire dove (cazzo) devo scendere. Il gps ha avuto la brillante idea di farmi fare un "giro pesca" di quella città tanto orribile che quasi quasi batte la mia (non) cara Borgo Cinghiale; era semplice arrivarci, bastava prendere per L***** e poi direzione Stazione, easy. Ma no, era troppo semplice per Mio (che cazzo di nome è per un gps!?) che ci ha fatto girare intorno per quell'oribile città.
Fatto sta che, la scuola è peggio del Marconi, "ma almeno non cade a pezzi" e le persone sono gentili.
Io ODIO andare in posti nuovi e conoscere gente nuova. Pft, che nervi.
Fatto sta che, la scuola è peggio del Marconi, "ma almeno non cade a pezzi" e le persone sono gentili.
Io ODIO andare in posti nuovi e conoscere gente nuova. Pft, che nervi.
martedì 5 luglio 2011
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