Mi sono connessa con la vecchia chiavetta usb della Vodafone e okay, io sono impaziente ma lei è troppo lenta. Così ho deciso che da casa non mi connetto più fino a che non torna la mia (amata) linea superveloce. Più per la mia salute psichica che per altro, perché sto giocando da un’ora a Prato fiorito e sono convinta che faccia più male delle sigarette.
Ho i biglietti per Slash nel cassetto da ieri e mi sono pure costati una figura di merda con l’unico coetaneo che vive nel condominio. Okay, mi sono presa della “grande!” con un sorriso che può seriamente competere con quello della Mentadent ed un pollice alzato da un ragazzo piuttosto figo, però se quella santa donna che mi ha messo al mondo e la mia vicina di casa (non che zia del sopra citato figo che si crede uscito da Okay il prezzo è giusto) non chiedevano a lui chi è Slash mi facevano un favore.
Credo di essere diventata rossa come un pomodoro maturo davanti a 'sto tizio con cui avrò scambiato sì e no dieci ciao da quando si è trasferito qua anni fa. Vaffanculo (a me), a ‘sti punti.
Avrei bisogno di sedermi sul letto con un foglio ed una penna e scrivere fino a morire dissanguata d’emozioni, ma ho il braccio destro che come mi armo di penna inizia a farmi così male che mi devo mordere l’interno della bocca e il pollice si blocca, così non scrivo e mi sento così marcia e rotta che un quarto basterebbe.
Come se non bastasse mi sono pure venuti i sensi di colpa per Coso e di sensi di colpa ne ho fin sopra i capelli.
Son piena di sensi di colpa da anni e ora me li faccio venire senza un motivo logico (neanche gli altri hanno senso, a dire il vero) per un cuore che si crede una puttana in saldo.
La soluzione per sfogarmi un po’ sarebbe semplice da trovare, la conosco già: potrei scrivere a computer. Però non so scriverle certe cose senza l’inchiostro che macchia il foglio come se fosse sangue che esce da una ferita. Mi sento marcia, una persona in putrefazione.
Ho mal di testa e devo andare a ripetizioni da una nuova, perché l’altra è partita per la Svizzera. Il mio solito culo, devo dire. Trovo una che spiega bene e accettano la sua richiesta di lavoro (che s’era pure dimenticata di aver fatto) non so dove in Svizzera. Più culo di così!
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