mercoledì 26 agosto 2015

Upside down.


Ieri era così che mi sentivo: sotto sopra. I piedi in cielo, la testa a terra.

martedì 25 agosto 2015

Oggi sono andata a Firenze, mi sono goduta quella città che io amo più di ogni altra al mondo, mi sono goduta le amiche e un amico di vecchia data, una nuova conoscenza, cercando di non pensare che non avevo chiuso occhio perché dopo quei baci c'è stata la distruzione.
La verità è che lui è fidanzato, che schifo scriverlo in maniera così asettica, come se non mi facesse male, come se non ci fossi rimasta male, e neanche poco, ma se non glielo tiravo fuori io, lui, di lei, non avrebbe detto nulla. E' palese da come sono andata le cose, sia prima che dopo. Io ci sono rimasta male, sono sveglia da più di ventiquattro ore, ma oggi ho sorriso. Ho sorriso di quella città che amo, dei suoi colori, delle persone che avevo intorno; ho sorriso di me e per me, perché mi convinco che devo sorridere come se ci credessi, come se lo volessi, perché devo farmi rubare anche il sorriso?
Ogni tanto l'ho pensato, soprattutto quando dopo due gocce d'acqua a giornata è diventata stupenda e sopra Ponte Vecchio c'era un cielo azzurrissimo ed io ho pensato "sarebbe bello che le cose fossero andate diversamente, potergli mandare una foto di questo spettacolo e dirgli che vorrei che fosse qui". L'ho pensato, ma poi ho ricacciato indietro quel pensiero, anche se Firenze aveva oramai un gusto dolce amaro.
Ha lenito il cuore, disinfettata la ferita, ma per farla diventare una cicatrice sana e guarita ci vorrà del tempo, non solo Firenze.

domenica 23 agosto 2015

Come ci si deve comportare dopo un bacio?
Deve scrivermi? Devo scrivergli? Cosa dovrei dirgli?
Lui avrà sicuramente notato la mia poca abilità. Io sono piena di imbarazzo e di paura, sono in un campo inesplorato in cui non so dove mettere i piedi, come ieri pomeriggio, quando, nel tentativo di "arrampicarmi" sulla scogliera, cercavo da sola la pietra giusta su cui appoggiare i piedi.
Sto scalando la scogliera, ma lui è il tutto in mare dallo scoglio ed io ho paura a tuffarmi in mare.

mercoledì 19 agosto 2015

Sono rientrata da poco, tra poche ore riesco, devo sistemare un attimo camera, recuperare il costume e poi finirò di fingermi una persona normale abbandonata su uno scoglio. Cercherò di fare tutto, ma la testa va per i cavoli suoi, torna a messaggi senza senso dopo periodi di silenzio - che senso ha mandarmi determinate cose e non parlare? - per cercare di spiegarli, di razionalizzarli, finendo così per fare tutto il contrario di quello che m’ha consigliato un amico dicendomi di andare avanti.
Ho una canzone Hardcore in sottofondo, l’Hardcore dei Gabber proprio. Quel genere che ho sempre schifato, ora ho trovato una traccia decente e mi aiuta a tenere la testa occupata. Almeno per ora.

sabato 1 agosto 2015

“You’re the future and the future is now.”

A quattordici anni ascoltavo “People Have The Power” e “Because The Night” in camera mia chiudendo fuori il resto del mondo, i miei che si facevano la guerra e tutto il resto. Ho iniziato a conoscerla così Patti Smith, piano piano, anno dopo anno, sentendo tutto quello che aveva fatto sognando di vederla dal vivo. Uno di quei sogni che pensi di non realizzare mai, ma poi ti trovi sotto un palco, lei lì sopra,a  pochissimi metri da te, con tutta la forza e la delicatezza della sua voce.
A volte i sogni si realizzano e sono meglio di come di come ti aspettavi.