venerdì 17 giugno 2011

M'hanno tolto il sangue, stamani, ma mi sono ripresa facendomi lavare i capelli dalla parrucchiera e tutti i casini di questi giorni se ne sono andati beatamente a puttane.
Ora ho il vomito e sto andando a snifare l'odore della cera per i capelli, profuma troppo e mi calma. Mi ha chiamato la scuola, per questo ho il vomito. Non mi hanno detto nulla, però hanno chiamato. E Dio, i miei hanno scazzato ieri, se mi segano ancora faccio prima a scappare di casa che dire a mio padre che non è andata bene (e a mio zio mi darebbe della scema più di quello che fa ora).
Ho il vomito, forse farei meglio a non mangiare e i chiudermi dentro al bagno fino a domani quando non devo andare là. No, non devo, ma voglio. Voglio sapere di che morto devo morire, insomma. Anche se non muoio, però lo so, mi conosco, sarebbe una botta dura perché mi conosco e mi rompe perché non sono poi così cambiata da quando alle medie sono scoppiata a piangere per i sei di italiano, storia e geografia. Ero una maniaca dei voti, sotto al buono mi facevano schifo.
Ho il vomito, il the in polvere che ha preso mamma sa di medicina, i capelli sono fighi ed io ho paura di sentire cos'hanno da dire domani. Cazzo.

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