Sul
letto, il contenuto dello zaino è sparso come abbandonato. Il volantino della
Fnac, il biglietto di ingresso a Boboli, la sorpresa dell’happy meal, la
macchina fotografica e i biglietti dei mezzi pubblici.
Sul letto
c’è un pezzo di Firenze, delle risate con le amiche, di sole che ti fa
arrossire le spalle, degli abbracci in stazione, degli arrivederci, dei sorrisi
degli altri.
Sul letto
c’è un pezzo di Firenze, l’altro è rimasto là a ricordarmi che questa è casa
solo per modo di dire, ma lei è – e resterà – sempre il posto dove sentirsi a
casa è la normalità.
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