sabato 1 settembre 2012

In the middle of September we'd still play out in the rain.

Benvenuto Settembre, io come ogni anno sono a scriverti. Lo sai, alla fine io ti aspetto sempre anche se, da te, non so mai cosa aspettarmi.
Benvenuto Settembre, io inizio a scriverti alle tre di notte mentre Daughtry mi tiene compagnia e fuori tira vento.
Sei arrivato come ogni anno e quest’anno ti saluto più volentieri, perché ho tanto da aspettarmi da te, ma ho imparato a non aspettarmi tutto e tutto come voglio io, perché tu fai tutto a modo tuo, mio caro settembre. Guardami, quest’anno ho un concerto da aspettare, una persona da vedere – cosa porti quest’anno, Settembre? -, ho la scuola che mi aspetta, ho più forza e niente che può spezzarmi com’è successo l’anno scorso con nonno. Quest’anno, guardami e vedilo anche tu, perché me ne stupisco anch’io e forse è frutto dell’ora tarda, sono più decisa, pronta a tutto per non cadere. Ho deciso che è l’ora di corazzarsi, perché non posso tremare sempre per niente – per tutto(?).
Settembre, chissà perché tu sei (per me) il mese delle prove del nove, dei saluti, dei piccoli e grandi salti, ma soprattutto sei il mese delle decisioni. Chissà cosa vedo in te che non vedo negli altri undici mesi dell’anno.

Potrei farti una lunga lista di cose che vorrei che succedessero, ma quella la tengo per me – per noi? – però si buono quest’anno, non importa se con me non vuoi esserlo, ma sii buono con gli altri, magari con la prima pioggia, allevia qualche dispiacere, qualche dolore. Per me, basta solo un po’ di pioggia, poca, e sarò “felice”. Settembre, sii forte, bello e fiero come il mare in burrasca di questo fine agosto. Sii pronto o forse sono io che devo essere pronta?

Sono le tre e ventisei, fuori non si sente più il vento che soffia, ma una cicala continua a cantare, diglielo tu che l’estate sta finendo e per lei non è più tempo di cantare.Benvenuto Settembre, davvero, non sai quanto ti volevo. Tu dammi delle prove, io le affronterò e magari fammi imparare a non saltare di palo in frasca quando scrivo, sarebbe bello non avere una marea di pensieri che scalpitano per uscire.
Amy.



(E scrivo di notte, poi al giorno le copio e mi perdo un po' tra gli spazi vuoti di cose che non (ti) ho scritto).
Buon settembre.

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