Benvenuto Settembre, io come ogni anno sono a scriverti. Lo sai, alla fine io ti aspetto
sempre anche se, da te, non so mai cosa aspettarmi.
Benvenuto Settembre, io inizio a scriverti alle tre di notte mentre Daughtry mi tiene
compagnia e fuori tira vento.
Sei arrivato come ogni anno e quest’anno ti saluto più volentieri, perché ho tanto
da aspettarmi da te, ma ho imparato a non aspettarmi tutto e tutto come voglio
io, perché tu fai tutto a modo tuo, mio caro settembre.
Guardami, quest’anno ho un concerto da aspettare, una persona da vedere – cosa porti
quest’anno, Settembre? -, ho la scuola che mi aspetta, ho più forza e niente
che può spezzarmi com’è successo l’anno scorso con nonno. Quest’anno, guardami
e vedilo anche tu, perché me ne stupisco anch’io e forse è frutto dell’ora
tarda, sono più decisa, pronta a tutto per non cadere. Ho deciso che è l’ora di
corazzarsi, perché non posso tremare sempre per niente – per tutto(?).
Settembre, chissà perché tu sei (per me) il mese delle prove del nove, dei
saluti, dei piccoli e grandi salti, ma soprattutto sei il mese delle decisioni.
Chissà cosa vedo in te che non vedo negli altri undici mesi dell’anno.
Potrei farti una lunga lista di cose che vorrei che succedessero, ma quella la
tengo per me – per noi? – però si buono quest’anno, non importa se con me non
vuoi esserlo, ma sii buono con gli altri, magari con la prima pioggia, allevia
qualche dispiacere, qualche dolore. Per me, basta solo un po’ di pioggia, poca,
e sarò “felice”.
Settembre, sii forte, bello e fiero come il mare in burrasca di questo fine
agosto. Sii pronto o forse sono io che devo essere pronta?
Sono le
tre e ventisei, fuori non si sente più il vento che soffia, ma una cicala
continua a cantare, diglielo tu che l’estate sta finendo e per lei non è più
tempo di cantare.Benvenuto
Settembre, davvero, non sai quanto ti volevo. Tu dammi delle prove, io le
affronterò e magari fammi imparare a non saltare di palo in frasca quando
scrivo, sarebbe bello non avere una marea di pensieri che scalpitano per
uscire.
Amy.
(E scrivo di notte, poi al giorno le copio e mi perdo un po' tra gli spazi vuoti di cose che non (ti) ho scritto).
Buon settembre.
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