sabato 8 marzo 2014

Ti incontro per strada e divento triste, perché poi penso che te ne andrai.

Tu che cammini per strada con lei mentre io ti vedo con qualche metro d'anticipo, ma già troppo tardi per evitarti, per poter imboccare la strada a sinistra, anziché quella di destra, e scombussoli tutto il fragile equilibrio che avevo creato, per me stessa, oggi.
Io con la mia parlantina che tartassa le orecchie di un'amica.
Tu che cammini con lei, che non è altro che un'immagine fuori fuoco al limite del punto cieco dei miei occhi.
Io con la mia voglia di sparire, di non incrociarti, perché inizia già a tremare tutto ancora prima del tuo "ciao".
Tu che rallenti, ti sposti un po' per farti vedere, per salutare.
Io che perdo le parole, io che di parole ne ho sempre troppe, e non riesco a far altro che alzare una mano ed accennare un sorriso (mi domando se mi sia arrivato negli occhi).
Sarebbe bello dirti quanto fossi buffo con quelli occhiali tondi dalla lente a specchio e quanto mi tremasse tutto il corpo, per la voglia di farsi stringere da te.

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