Nonostante tutto, mi piace da matti che, di notte, abbia voglia di raccontarmi quelle "scene romantiche in stazione" con lei, di rendermi partecipe di quanto stia bene, di quanto sia felice ultimamente, perché, chissà poi come, mi mette una gran voglia di vivere.
Mi piace saperlo felice, felice più di me, più della gente triste e apatica che incontro ogni giorno sui mezzi pubblici, per la strada. Mi piace la sua felicità.
Lui non lo sa, però, che i suoi racconti mi fan venir voglia di scrivere brevi storie romantiche pieni di gente che vorrebbe saltellare in stazione dopo un bacio, ma si accontenta di sorridere come un ebete.
(Non sa neanche che nel ultimo e breve istante di lucidità prima di addormentarmi, son due notti che mi sfiora il pensiero che "sarebbe bello se, al posto di lei, ci fossi io"... ma poi, giuro, passa).
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