Ho finito il duemilaquattordici ridendo a crepapelle ed ho iniziato il duemilaquindici ridendo ancora di più con buona parte delle persone che mi danno forza al mio fianco, non tutte le persone che mi danno forza, ma almeno buona parte sì (forse, la parte migliore), in una città che avevo solo sfiorato con addosso un vestito che non so se avrò mai il coraggio di riusare. Ora scrivo a computer, con una stanchezza enorme addosso, le parole migliori le ho scritte stanotte, seduta sul letto in albergo con un po' troppo alcol in corpo, ma la mente ancora lucida, ma quelle parole sono troppo mie per poterle rendere pubbliche, perché ci sono cose che a trascriverle si perdono e io non voglio perdere niente.
Ho deciso che quest'anno passo da sopravvivere a vivere e l'ho deciso quando il Grog (mi domando ancora che cavolo fosse quel liquore bollente che ho buttato giù!) mi ha fatto brindare al nuovo anno con l'augurio di "meno Karma, più palle".
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