Oggi ho fatto tappa dalla parrucchiera ed i miei capelli hanno subito l'ennesimo taglio drastico. Infatti, la testa mezza rasata non mi bastava più, quel ciuffo che negli anni ha variato la lunghezza mi iniziava a stare stretto e così, presa da un coraggio che forse rimpiangerò a breve, ho parlato con la mia parrucchiera, abbiamo sistemato il taglio della foto e le ho lasciato carta bianca con macchinetta e forbici: "se pensi che vada fatto più corto, fai pure". Come ogni volta, ho visto cadere una quantità di capelli pari ad un cucciolo di volpino, ma sono uscita ancora una volta sorridendo, e anche ora, nonostante qualcuno mi abbia detto "stavi meglio prima" e "mi piacevano di più prima", mi guardo allo specchio, devo abituarmi, ma mi vedo okay.
Rinunciare a quel ciuffo, a quel qualcosa che frapponevo tra me e il mondo, lasciando la faccia scoperta (totalmente scoperta!) è, per me, una dichiarazione di guerra alle mie paure, è un giocare letteralmente a viso scoperto con tutti i miei punti deboli, è un prepararmi per combattere contro me stessa e nessuno l'ha capito. Peccato.
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