Mi concedo una pausa dal libro di storia dell'arte, dai ciuccio-frizz alla frutta e da tutte quelle cose che mi tengono lontana da me. Mi concedo un secondo per far correre la mani sulla tastiera, come se stessi suonando un pianoforte, nella speranza di riuscire a ritrovare il punto dove mi sono persa, perché nelle ultime sere mi sento come se non ci fossi, come se avessi voltato le spalle a me stessa. Dove sono finita?
E' che ultimamente affronto le cose in maniera diversa, a volte penso migliore e a volte peggiore, nonostante mi senta più forte e combattiva che mai, mi sento dannatamente persa e non so neanche cosa fare per aiutare me stessa o a chi dirlo, ma più che "a chi" il problema è "cosa".
E allora scrivo, scrivo con la dannata sensazione di girare intorno alle cose senza raggiungerle mai, nonostante stia provando ad arrivarci.
Niente, torno a tutto quello che mi tiene impegnata, forse è meglio.
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