giovedì 14 aprile 2016

Sono stata via da casa per diversi giorni, avevo bisogno di staccare la spina da tutto, come avevo bisogno di sorrisi sinceri, di un concerto (e che concerto! Se amavo i The 1975 prima, ora è tutto amplificato!), di lunghi viaggi in treno, di abbracci, di tutte quelle cose belle che avevo bisogno di ricordarmi in questo periodo.
Oggi, però, sono tornata alla normalità: sveglia presto, pendolarità, Università, corse a casa per mangiare un boccone prima di andare a scuola guida, dieta ferrea da “dobbiamo capire che problemi hai”, biglietti sulla scrivania che ti avvertono di “estrazione chirurgica complessa”, persone a cui stare vicino e persone da cui vorrei solo stare lontana.
Tengo con me i sorrisi, anche se i ritorni non sono mai belli come le partenze.

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