martedì 8 maggio 2012

Quanti vorrei che non ho detto e non dirò (mai).


Vorrei non dovermi preoccupare di cosa dicono di me perché vado bene a scuola.
Vorrei andare bene in tutto.
Vorrei essere brava nei rapporti umani.
Vorrei essere alta.
Vorrei essere intraprendente, coraggiosa.
Vorrei non sapere cosa voglia essere timida, perché di bello nel essere timida c’è zero.
Vorrei sapere fare gli origami.
Vorrei essere capace di far rimanere le persone e non lasciarle andare “giustificando” l’arrendevolezza con un “ma è quello che vogliono”.
Vorrei tornare a suonare, come quando andare a lezione era l’unica cosa bella.
Vorrei sorridere a chi conosco con la stessa leggerezza con cui sorrido agli sconosciuti.
Vorrei avere qualcuno che non mi chieda i compiti, di questa o quella cosa superficiale, ma che mi chiedesse qualcosa di semplice, ma a cui rispondere è complicato (o almeno lo è per me).
Vorrei un amico di penna, no, anzi vorrei uno sconosciuto di penna che diventa un amico. Uno sconosciuto che si raccontasse portandomi a raccontarmi.
Vorrei saper dire “io voglio” e non dire sempre “io vorrei”.

1 commento:

  1. Amy, se dici vorrei dimostri semplicemente di essere una persona educata, dato che (non so se esiste anche da te) c'è un modo di dire veramente simpatico, "L'erba voglio non cresce neanche nel giardino del re", quindi, aggiungo io, figurarsi in quello di noi poveri proletari.
    Inoltre, io trovo che l'unico "Vorrei" che dovresti porti è "Vorrei non voler essere perfetta in tutto". Le persone intraprendenti, che hanno sempre successo nelle loro imprese e con ottime abilità di rapportarsi al prossimo sono, oltre che terribilmente noiose, anche del tutto banali; molto meglio le persone timide e bassine, credimi.

    E ricomincia a suonare, ne parlavi con un tale entusiasmo che smettere sarebbe veramente un peccato.

    RispondiElimina