lunedì 8 luglio 2013

Ogni botta presa fianco a fianco, stringendo i denti, mai crollando, quanta strada abbiamo fatto.

Prendete qualcosa di semplice, una cosa che non abbiate problemi a descrivere, a cui non siete particolarmente legati. Ora, provate a legare a questa cosa ricordi, la nascita di legami d’amicizia di cui, alcuni, veramente importanti, oltre a queste due cose legateci anche tante cose che ti vengono date, non cose materiali, cose come forza, rassicurazioni, consigli preziosi, una spalla nei momenti bui e la compagnia giusta per le stronzate, le risate fortissime, le lacrime ed i sorrisi da condividere, da smezzare. Bene, ora tra voi e questa cosa, sia essa un oggetto o una o più persone, c’è un legame, un legame forte e questo legame va avanti da anni. Ora, dopo tutto questo, prova a descriverla in pochissime parole. Ti riesce difficile, vero? Ecco, io quando mi trovo a dover rispondere alla domanda “sono il tuo gruppo preferito?”, o peggio “cosa sono loro per te?”, mi trovo in difficoltà, in serie difficoltà, perché alla prima domanda dovrei dire no, perché non lo sono e perché è riduttivo, mentre per rispondere alla seconda dovrei fare un discorso lunghissimo e complicato dove mi ritroverei a spiegare sette anni di legami, di amicizie trovate, perse, che non si perderanno mai, sette anni di gioie, dolori, cadute, sconfitte, piccole e grandi vittorie, conquiste; sette anni di musica, di concerti, di sudore, di giornate sotto al sole, al freddo, al vento, in locali troppo caldi o con le scarpe sbagliate ai piedi. Sette anni della mia vita. Chi avrebbe il coraggio di stare a sentire una cosa simile? Nessuno, o forse ben poca gente. Loro sono sette anni di vita, loro e tante altre persone, provali tu a spiegare in poche parole senza dimenticare nulla o diventare banale.


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