domenica 23 marzo 2014

“Oh, per tutta la vita, lo sai?”

Non importa se la voce si è consumata, uscendo rauca ogni volta che si proferisce parola, e se la gola fa male, perché hai cantato con tutto il fiato che avevi nei polmoni.
Non importa se ogni parte del tuo corpo si lamenta ad ogni movimento, perché, forse, non hai più allenamento per saltare un’ora e passa come se nulla fosse.
Non importa se rimanere svegli è uno sforzo enorme, se la stanchezza sembra schiacciarti, perché le ore di sonno sono molto inferiori alle ore di viaggio e ancora meno rispetto alle ore che hai passato sveglio usando tutte le tue energie.
Non importa se una mano duole per un colpo dato ad una transenna in preda alla rabbia, perché sapere che certe canzoni sono dolci solo in apparenza, non serve a “salvarti” dal momento in cui quella rabbia sarà la tua e cantare è l’unico modo per non farsi schiacciare.
Non importa se tutto non è andato come si voleva, se non si è riuscito a mentre una promessa, se i programmi non sono stati pienamente rispettati, se è mancata nella scaletta quella canzone che è la tua ancora. Non importa, perché, nonostante tutto, certe serate, certi concerti, certi sorrisi, certe risate, certe persone, certe amicizie sapranno ridarti tutta la forza che credevi di aver perso.
“Oh, per tutta la vita, lo sai?”

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