domenica 14 settembre 2014

"Buona fortuna per questo lungo viaggio che sia fino alla luna o solo fino a casa".

Quando aspetti qualcosa per tanto, forse addirittura troppo, tempo, finirà che ad un passo da quella cosa, qualsiasi essa sia, finirà con un emozione che è un misto tra ansia da attesa, paura e, perché no, una felice incredulità che questa cosa sia davvero arrivata. Questo miscuglio è quello che provo io stasera, quando domani – che poi è un domani fin troppo vicino, vista l’ora – è quel giorno che aspetto da anni: il mio ultimo primo giorno di scuola.
Non ho mai temuto la fine delle superiori, forse da qualche tempo ho iniziato a temere l’esame, ma la fine delle superiori in sé per sé, mai. Al contrario, l’ho attesa fin dal primo giorno, in quel lontano duemilaotto, quando non mi sarei mai aspettata un percorso così travagliato.
Le superiori le ho iniziate puntuale, con tanti sogni per la testa, ma senza quel sogno da far diventare obbiettivo. Le ho iniziate in un liceo, che tutt'ora non so se era la scuola sbagliata per me o se ero io la persona sbagliata per quella scuola, in una provincia diversa, con persone diverse al mio fianco a condividerlo con me e soprattutto con una me che non so quanto sia davvero la predecessora di questa me che sono ora.
Le superiori le finirò in ritardo, ma con un unico sogno per la testa. Un sogno grande, forse troppo grande, ma è un sogno che sa di obbiettivo, che sa di “impegno e sacrificio, perché sennò al sogno non ci arrivi”. Le finisco in un istituto professionale, scelto per disperazione dopo un’altra bocciatura e non per una vera e propria voglia di fare quella scuola, ma che nonostante questo mi ha fatto avere qualche piccola grande rivincita personale.
Sarà che è normale avere un miscuglio di emozioni, dove per me l’elemento che spicca di più è l’ansia-paura, ad un passo da un anno che, nel bene e nel male, è importante per tutti, sarà che io lo aspetto da sempre, sarà che già di mio sono ansiosa e alla vigilia di date importanti sto sempre un po’ così, sarà che con tutti questi anni persi pensavo di non arrivarci mai, ma stasera ho così tante sensazioni addosso che le parole giuste non riescono a trovarmi o sono io a non trovare le parole giuste.


(Questo post mi ha fatto scoprire che "predecessora" esiste davvero, anche se è considerata una forma rara ed io che pensavo di aver scritto una puttanata mentre stavo seduta in terra con una penna tra le mani!)

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