lunedì 27 luglio 2015



L'ultimo biglietto di compleanno.
L'ultimo biglietto di una lunga serie; molti sono andati persi, alcuni sono ancora integri in una scatola piena di lettere. Questo è l'ultimo, il vero ultimo. Non ci sono più stati compleanni, Natali o promozioni da festeggiare. Non ci sono stati altri avvenimenti per cui lui si sentisse in dovere di darmi la “bustina”, del cui contenuto monetario non mi è mai fregato nulla, mi sono sempre bastate quelle poche parole tremolanti.
Avrei voluto un altro compleanno, avrei voluto vedere cosa avrebbe scritto lui per i miei diciotto anni, ma del compleanno dell'anno dopo ho la lettera di un'amica e gli auguri scritti dai miei zii, ma non i suoi. Se gli altri mi ringraziavano di esserci sempre stata, mi incitavano a rimanere me stessa, quello che poteva dirmi lui sarà sempre un mistero.
L'ultimo biglietto, intanto, è chiuso in una scatola, al sicuro, tenuto come ultimo ricordo importante di una persona che mi porto in ogni cellula e su inchiostro nero su pelle bianca insieme a tante altre cose che mi rendono quella che sono, ma, oggi, quattro anni dopo, mi rendo conto che fisicamente di lui resta solo questo biglietto e tante parole mai dette.

Nessun commento:

Posta un commento