martedì 19 gennaio 2016

Blue tuesday.

Stavo pensando ad un mesetto fa quando, in una sera come un'altra in cui ero presa malissimo e mi sono sfogata con Amico, al fatto che o ho sempre visto andare via tutti o mi hanno usata o hanno preferito un'altra ha sancito che ho sempre scelto le persone sbagliate. E' davvero così? Ho sempre scelto le persone sbagliate o sono semplicemente io ad essere sbagliata?
Dovrei essere a pensare a cosa mettere in valigia, a pensare dove siano i miei scarponi da sci e farmi prendere dal panico per non sapere una risposta, dovrei essere preoccupata a pensare "ma ci sarà la neve? Le piste saranno in buone condizioni?", dovrei essere a pensare a queste cose come l'anno scorso, l'anno prima e l'anno prima ancora, indietro così per molti anni, perché oggi dovrebbe essere la sera prima di partire per andare in montagna con papà, in quell'appartamento numero 44 al terzo piano della scala C, ma invece no. No, quest'anno ho scelto di non andare neanche un giorno per preparare un esame che ho paura di non passare, di deludere soprattutto mio padre a cui ho fatto rinunciare a stare con me in quel unico periodo dell'anno in cui, nonostante ci sia altra gente, siamo solo io e lui, lui ed io ed è nostro per non passare neanche l'esame. E sento la mancanza della neve, di sentirla sotto gli sci, di gustarmi la pista, la velocità, l'aria fredda in faccia. Sento la sua mancanza, perché da quando sei anni fa sono rovinosamente caduta rompendo malamente la gamba è diventata la mia migliore amica e la mia miglior nemica, quella che mi fa pensare, prima di iniziare a scendere giù da una pista "come andrà questa volta?" e poi arrivo giù sana e salva, la paura l'ho mollata nel esatto momento in cui ho spinto in avanti per iniziare a muovermi, a scivolare sul bianco che sa aggiustare tutto e ogni volta, quando tolgo gli sci a fine giornata mi ritrovo a pensare "dovrei vivere la vita così, come quando scio. Ho paura? Fanculo, io posso farcela".
E niente, stasera sono triste, non so se sono sbagliata io o se scelgo le persone sbagliate, sono triste che non potrò andare a sciare, non potrò litigare con mio babbo per cazzate, non potrò bisticciare con mio cugino come due bambini anche se nessuno dei due lo è più da un po' e come ogni volta che sono triste, scrivo a raffica, parole senza senso che non riesco neanche a rileggere, perché ho paura che quel groppo in gola diventi una pioggia di lacrime.

2 commenti:

  1. ho sentito parecchie persone dire che questa cosa del lunedì nero, scinetificamente provato, era una mega bufala... evidentemente per te qualche cenno di fondamento invece c'era!

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    1. Penso che, per me, ogni giorno possa essere un po' più nero di un altro, soprattutto ultimamente.

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