Ieri era un sabato sera come un altro: la mia amica in ritardo, io che mi sono dovuta preparare di corsa, perché sapendo che sarebbe stata in ritardo me la sono presa con troppa calma. Solito parcheggione occupato da un parco giochi pressoché inutile, visto che c'è quello permanente dall'altra parte della strada, un freddo becco che ci porta al solito pub perché "fuori neanche morta!" e, quindi, solito pub con la cameriera che ci conosce, chiacchiere tra amiche aspettando l'ora giusta per andare a ballare nel solito posto che, oramai, è diventato un posto famigliare.
Ieri c'era una serata trashissima, non mi riferisco al fatto che il sottotitolo del programma del sabato è sempre "80 90 trash pop" con un finale con i cartoni, mi riferisco invece al fatto che ieri sera c'era il Limone Party, quindi era pieno di queste persone con attaccato sulla maglia un cartellino adesivo con su scritto un nome e vagava alla ricerca della sua metà (tipo c'era un Mirko dei Beehive che è stato avvicinato da una Licia, la quale si è sentita in dovere di dirgli che era meglio evitare, perché il suo ex era il butta fuori). Nonostante questo, a cui mi sono rifiutata di partecipare snobbando la pesca del nome prima di entrare, è stata una di quelle serata in cui arrivi lì pensando "non sarà niente di che", invece ridi, scherzi con le persone che sono con te, balli. Balli senza aspettative, senza tante pretesi di essere bella e brava come Uma Thurman in Pulp Fiction; balli e ti diverti per tutta notte, letteralmente tutta la notte. Alle quattro, forse qualche minuto prima, annunciano l'ultima canzone, la solita sigla di Lupin III nella nuova versione che risulta, quindi, un lento, la mia amica viene presa a ballarla da un ragazzo che era con noi, io stanca e solitaria mi accingevo a spostarmi dalla pista che, dai, posso ballare di tutto da sola, ma non un lento, e mi ritrovo davanti questa specie di visione di un ragazzo, alto (che poi ad essere più alto di me poco ci vuole), biondo, maglietta nera attillata su un fisico che non era troppo in nessun senso, che con un sorriso carinissimo mi tende una mano e mi invita a ballare. Certo, la scena era imbarazzate, noi non sapevamo ballare, per poco nel farmi fare un giro mi faceva scivolare in terra e sul finale mi ha fatto fare un casqué inaspettato sul finale che mi ha fatto pensare "ecco, ora 'sto tizio mi bacia e che cazzo faccio!? Non ho mai baciato uno sconosciuto!" e invece no! Ha ritirato fuori sto sorriso mozzafiato e tempo di sbattere le palpebre non c'era più. Okay, avevo bevuto, ma non ero così concia male. Grazie al cielo è arrivata il commento della mia amica a farmi capire che era successo tutto davvero. Usciamo, lei torna al bagno, io fuori a fumare alle quattro di notte e rieccolo Lupin III/Cenerentolo! Si avvicina, due baci sulla guancia "grazie per il ballo!" e si allontana prima che io potessi finire di dire "grazie a te, piacere Mara!".
Riassunto? La mia solita sfiga mi ha fatto incontrare uno che non so se soprannominare Lupin III o Cenerentolo, che non si era mai visto prima in quel locale e che non rivedrò mai più.
Grazie Sfiga, sempre dolce a non lasciarmi mai.
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