Sto cercando di scrivere dal telefono, in una pausa panettone-caramella all'arancio dal movimento Dada (che è uno di quei movimenti artistici di cui riconosco la portata innovativa e l'importanza per l'arte successiva, ma mi fa schifo. Letteralmente schifo).
Stamani mi sono svegliata con un ricordo in testa, forse a causa dei sogni di ieri notte e, soprattutto, di questa notte; un ricordo che mi martella nella testa ogni volta che, per caso, stacco gli occhi dal libro. Sarà che studio meglio alla notte, sarà che questa notte vorrei evitare altri sogni, ma mi sa che farò una maratona fino a domattina.
E' proprio vero che si resta intrappolati nelle cose non vissute, io sono rimasta intrappolata in un paio di occhi grigio-azzurri, ad esempio.
(E dovrò sistemarlo, prima o poi, questo post di cui vedo solo le parole centrali).
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