martedì 9 febbraio 2016

Some of us have to grow up sometimes.

"Sei solo un inutile cuore. Cosa ne vuoi sapere tu di cosa vuol dire amministrare un corpo umano? Tu sei solo un essere insignificante, capace solo di far del male a tutti affezionandoti alle persone, cedendo agli abbracci. Dice bene la ragione che dichiara che sei solo un organo inutile. Ecco cosa sei: solo un ricettacolo di emozioni mal sane."
Cinque anni fa, parlando del cuore come metafora dell'organo che domina i sentimenti scrivevo queste parole dure, fredde, quasi rabbiose. Non ricordo bene in che circostanza arrivai a scriverlo, la cosa certa è che denigravo le emozioni dandogli un valore secondario - forse anche più che secondario - rispetto alla ragione.
A volte ci ricasco ancora, tant'è che ho un'amica che mi conosce così bene che quando sono nei miei momenti no tende a spiegarmi le cose con fare scientifico per riuscire a calmarmi e farmi capire che è tutto normale. O, altre volte, applico nozioni razionali a cose del tutto irrazionali, quello è un marchio di fabbrica, un modo di essere che mi porta ancora a pendere verso una razionalità prepotente in una persona tendenzialmente sognatrice e con la testa tra le nuvole, ci manca solo che mi faccia controllare dai sentimenti per essere fottuta. Nonostante tutto questo, a cinque anni di distanza ho imparato ad accettare quello che provo, anche quando è qualcosa di negativo, che fa male. Non rinnego più una parte di me che è normale provare e me ne rendo davvero conto ora, davanti a parole che penso "ma ho davvero scritto io? Davvero la pensavo così?".
Avevo diciassette anni, mese più mese meno, ora vado di corsa verso i ventidue abbracciando la consapevolezza di essere cresciuta, di essere cambiata tanto, che sto cambiano ancora, ma, nonostante io sia ben lontana da essere la persona che volevo essere quando ero una diciassettenne, che piano piano sto diventando una persona se non migliore, quanto meno equilibrata.

2 commenti:

  1. Però mi piace anche pensare che l'equilibrio sia un altro passo verso la follia :)

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    1. Sono dichiaratamente un equilibrista tra follia è normalità :).

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