domenica 24 luglio 2016

Riassunto delle ultime due settimane.

E' un po' che non scrivo, non solo qua, ma anche per e a me stessa. E' uno di quei periodi in cui non mi va di starmi vicini e allora non scrivo, perché scrivere è un modo di parlare con me stessa, per capire cos'ho per la testa.
Ho cercato di preparare due esami, ma tra caldo ed ansia, ne sono riuscita a preparare (e dare passandolo) solo uno. L'altro l'ho rimandato, mi pesa parecchio, tutti dicono che va bene, che non è un problema, che lo ridarò, di non preoccuparmi, questo lo dicono anche i miei genitori, io invece metto un sorriso in faccia, dico che non mi pesa e invece mi pesa parecchio. Potevo farcela, ma ero indietro, il caldo mi impediva di studiare per bene, l'ansia era troppa e anche la paura di fare fiasco ad entrambi non scherzava, solo che io sono una perfezionista, un'ambiziosa, come si può pensare che non mi pesi?
Ho silenziosamente chiuso due amicizie, semplicemente non riuscivo a fidarmi, non riuscivo a convivere con il senso di inadeguatezza che avevo tornando a casa, con il fatto che mi sembrava sempre di dover scegliere tra essere quella che può essere accettata ed essere totalmente me. Così, mi sono chiusa in casa a studiare, ha portato due buoni risultati, ottimi anzi, e non mi sono più fatta né vedere né sentire e diciamocelo, prima che solo io passi per quella stronza, loro hanno fatto lo stesso o meglio, una ha fatto lo stesso, l'altra faceva l'interessata davanti agli altri chiedendo dove fossi, come mai non mi si vedesse in giro, ma mai che l'avesse detto direttamente a me, mai un "oh, ho saputo della macchina, caffè?". Alla fine mi sento meno stronza: io ho agito secondo quello che era giusto, nessuno sembra esserci rimasto male (anche se so che il giorno che ci rincontreremo in giro io passerò per la stronza che sparisce, loro saranno le vittime come sempre, quando di azioni per portarmi ad una decisione ne hanno fatte tante). Non è così male come sembra, davvero, certo se ripenso ad un anno fa o anche solo a sei mesi fa, esco molto molto molto meno, ma non mi pesa come cosa, perché quando esco sto bene. Mi sento libera di essere me e va benissimo, sto benissimo.
Tra le cose belle è che la me di quattordici, quindici e anche sedici anni si è tolta un sassolino dalla scarpa incontrando il cantante di una band che andava anni e anni fa (e siccome era ad un instore con degli artisti seguiti da ragazzine che ora hanno l'età che io avevo quando seguivo lui tempo fa, mi sono sentita vecchia! ndA) e non solo sentendolo cantare, facendogli firmare l'ultimo disco, facendoci delle foto, ma finendo ad incontrarlo in giro per il centro commerciale da solo e ritrovarmici a parlare insieme ad un'amica di musica, di com'era più facile farsi conoscere anni fa, di TRL, MySpace, di sogni, di vecchi concerti, patente, problemi con la frizione, di altre band e la me di quattordici, quindici e sedici anni gongola ancora come un'adolescente felice. Ho anche visto i Subsonica a pochi passi da casa e sono una di quelle band che vanno viste almeno una volta nella vita e, nonostante una carriera lunga vent'anni, nonostante il successo, la fama e tutto il resto, quando gli ho avuti faccia a faccia, quando ci ho parlato, sono persone umili. Fantastici sopra e sotto al palco! E ho altri due concerti in programma (uno rap, il mio primo concerto rap! E l'altro mi riporterà da una band che amo con un'Amica con la maiuscola) e sono felice, tanto.
Ho rivisto le amiche che non vedevo da un po', mi hanno ricordato quanto sia facile sorridere, quanto sia bello farlo e con la macchia inizia ad andare meglio, mi si spegne ancora, ho sempre la tachicardia, ma inizia ad andare meglio.
E ho scritto tanto per riassumere a me stessa come stanno le cose, per non dimenticarmi che io ci sono, anche se fingo di no.

4 commenti:

  1. E allora sono contenta che tu abbia deciso di scrivere un po' per te, credo che ti abbia fatto bene. Fidati, con questo caldo e l'ansia preparare due esami insieme è una Bella sfida... anche io ho chiuso la mia sessione come te e mi pesa molto, però conoscendolo non sarei riuscita a prepararli entrambi e ho preferito concentrarmi in uno soltanto... ormai è andata, non pensarci, e goditi le vacanze e le amicizie sincere :)

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    1. Con un po' di settimane di relax addosso sono arrivata a convincermi che meglio averne dato uno ed averlo passato, anziché averne dati due e magari farli male entrambi, come probabilmente sarebbe successo. Ora ho ripreso a studiare, sono più rilassata e, anche se la materia e i libri da studiare mi danno il volta stomaco (neanche la punteggiatura si salva!), studio decisamente meglio.
      Tu passa una buona estate Lola cara! (Ora poi torno anche a leggere tutti i blog, il tuo compreso!) :)

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  2. Si scrive sempre per se stessi. Per dare voce ad un'emozione, per dare corpo ad un ricordo, per non dimenticare le cose importanti attorno a noi.
    Ognuno ha metodi differenti per sopravvivere alla vita e scrivere è uno di questi (non scrivessi, penso avrei iniziato a drogarmi).

    Non smettere di scrivere e non smettere di prenderti il tempo che ti serve fra un post e l'altro. Scrivere controvoglia è quasi più dannoso che altro

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    1. Sante parole, le condivido tutte, dalla prima all'ultima.
      Preferisco non scrivere, anziché forzarmi, che oramai ho ben capito che non mi porta da nessuna parte.

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