giovedì 1 settembre 2016

Now it all seems so clear, there's nothing left to fear, so we made our way by finding what was real.

Ciao Settembre,
è passato un anno ed io mi ritrovo di nuovo a scriverti. Ho paura di te, visto cos'è successo un anno fa. Ho paura, ma non mi arrendo.
Sono a casa, l'ultima puntata della terza stagione di Agents of SHIELD è a caricare ed io posso mettermi a scrivere con carta e penna, come non facevo da un po'.
Ogni anno siamo alle solite, io scrivo a te, che sei solo un mese, come se tu potessi leggere, ma sono arrivata alla conclusione che scrivo a te per parlare a me, ma non a quella che sono ora mentre scrivo, ma a quella che sarò quando rileggerò queste parole. Sei un modo per fare il punto della situazione, per ricordarmi chi sono in questo istante, chi voglio essere "domani"; sei un modo per ricordarmi a quali sogni (anche se alla mia età farei più bella figura a parlare di progetti, ma a me non piace crescere del tutto, quindi continuo a parlare di sogni) sto lavorando.
Sai, so di essere cambiata tanto dallo scorso settembre, so che con nonna il peggio è oramai passato, convivo con la paura, ma ho comunque imparato a non farmi schiacciare, Ecco, voglio partire da qua: dal fatto che non mi faccio più schiacciare dalla paura. Nell'ultimo anno ho imparato a non avere più il timore, quello paralizzante, di essere me stessa, di farmi vedere per quella che sono e poco importa se per farlo, per stare bene, ho dovuto chiudere molte porte, lasciare indietro qualche persona, perché quello che conta è che ora sto meglio. No, non bene, ma meglio, perché ho ancora tante insicurezze su cui lavorare, anche se molte ora riesco a tenerle a bada, e speso la mia ansia mi batte, mettendomi ko, ma comunque va molto meglio di prima, non è poi così buia come sembra da queste ultime righe. Ho imparato ad essere sicura, perché quale motivi ho per non esserlo? Cos'ho in meno di altri? E perché, soprattutto, dovrei sentirmi inferiore a qualcuno o, peggio, inadatta a causa di altre persone? Io sono io, con il mio carattere contraddittorio, le mie stranezze, il mio brontolare e polemizzare su tutto, le mie passioni, il mio caratteraccio, i miei sogni forse troppo grandi. Chi mi vuole nella sua vita, mi deve accettare così, perché al mio fianco voglio solo persone che mi facciano stare bene, che mi facciano sentire libera di essere me stessa.
Forse, la conquista più grande dell'ultimo anno, più di essere riuscita a dimostrare a me stessa che posso affrontare l'università, più di aver preso la patente, più di aver fatto nuove amicizie, più di un nuovo tatuaggio che ogni giorno mi ricorda che posso farcela, più di sapere chi sono le persone su cui posso davvero contare è che sono riuscita ad accettarmi per quello che sono, debolezze comprese. E questa conquista non può togliermela nessuno.
Ho imparato ad affrontare le cose, senza scappare. Ho imparato che a volte mettere un punto fermo è meglio che lasciare tutto in sospeso a galleggiare sui rancori, a volte per mettere un punto bisogna parlare, altre volte bisogna solo decidersi a fare le valigie ed andare altrove, anche solo metaforicamente. Ora non scappo più, sto imparando che la fuga non è mai la risposta giusta; sto imparando che rischiare è meglio dei se ("Amy nella vita o ti butti o resti nel dubbio", mi disse qualcuno).
Sai Settembre, ti temo ancora come quando alle superiori avevo gli esami di recupero, come quando dovevo andare in una scuola in cui non conoscevo nessuno, come quando mi hai dato piccole delusioni che mi hanno segnata, come quando mi hai tolto qualcosa o mi hai dato sfide più grandi di me, ma allo stesso tempo ti aspetto sempre, perché sei sempre il mio capodanno personale, sei la mia grande sfida, quella che mi mette sempre davanti a qualcosa di nuovo che non so mai prima cos'è e come affrontarlo.
Come ogni anno, Settembre, ho le mie speranze, ho qualcosa che aspetto - di passare un esame che mi fa schifo studiare, un progetto in cui ho riposto tante speranze, orari decenti in facoltà - e mi piacerebbe davvero che, almeno quest'anno, non giocassi malamente le tua carte mettendomi alla prova. Non togliermi troppo per mettermi alla prova, almeno quest'anno.
Benvenuto settembre, già che sei arrivato porta un po' di pioggia e di fresco. Mi piacerebbe tanto sentire l'odore di pioggia, stanotte.

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