sabato 22 luglio 2017

Un'invasione di biondi - atto primo(?).

Mia madre va a fare le pulizie in una villetta che viene affittata per le vacanze, fino ad ora né lei né la proprietaria avevano avuto problemi visto che gli affittuari erano italiani. Non c'era nessun problema di lingua, insomma. Oggi dovevano arrivare degli affittuari cechi, almeno così mi è stato detto quando sono stata assoldata perché "se non parlano italiano come si fa!? Tu l'inglese lo sai!".
Ecco. Facciamo un appunto sul mio inglese. Io l'inglese, ad ora, lo leggo senza problemi, se mi parlano lo capisco senza dover dire "can you reapt slowly?", questa ultima parte merito di guardare tante serie e film in lingua originale, oramai i subita sono lì per sicurezza, mica per altro. Il problema è che sono completamente fuori allenamento nel parlarlo, l'ultima volta che ho detto più di una frase è stato a febbraio quando io e un'amica abbiamo socializzato con delle norvegesi a Milano e siamo andate a bere con loro.
Nel panico più totale, dopo ottomila disagi, loro arrivano alla casa, li raggiungiamo. Qua, devo fare un altro appunto: ho un debole per i biondi occhi azzurri. Da sempre, per sempre, nei secoli dei secoli amen. Scendo di macchina e c'è un'invasione di biondi con gli occhi azzurri. Giuro! Su 9, 8 erano biondi, ma biondi biondissimi eh!
Primo pensiero: il paradiso!
Secondo pensiero: no, niente paradiso. Sono cechi, non australiani.
Niente, scendo di macchina, capisco subito che sono io la vittima sacrificale che parla inglese. Questa banda di biondi si girano verso questo pischelletto - pischelletto perché a occhio e croce gli abbiamo dato 18, massimo 19 anni - che mi dice che lui parla inglese. Traduco quello che c'è da tradurre, conquisto la simpatia generale facendogli vedere la password del wifi e, a dirla tutta, sono pure simpatici. Praticamente, lui traduceva, ma soprattutto quella che abbiamo intuito essere sua madre cerca di farsi capire a gesti accompagnando una parola inglese a intere frasi in ceco(?). Momento top, mi dicono di dirgli "questa è la lavanderia", ma non finisco di dire laundry che mi ferma ridendo con un "nonono, holiday!" e tutti a ridere. Finita di spiegare la casa, il piccolo supermercato e la parte burocratica, la signora simpatica - l'altra non socializzava quanto lei, ma aveva una bimba bellissima con sé - insieme a Non Biondo mi chiedono se possiamo lasciargli il mio numero. Bom, okay, tanto tra poco ripartono, se hanno bisogno almeno madre non impazzisce a spiegargli le cose e a farsi capire. Stiamo per andare via, ma Pischelletto mi chiede una cosa, fraintendo - gente, io agitata che non so socializzare in italiano figuriamoci in una lingua non mia e circondata da sconosciuti - e gli spiego una cosa che c'entrava, ma non quello che voleva sapere. Mi sorride, io penso di dirgli "senti, cazzo sorridi!? Sei biondo e occhi azzurri e già mi crei problemi di concentrazione così!", ma invece mi rispiega cosa voleva sapere. Mi stava chiedendo se per andare in giro ero disponibile, in modo da aiutarli a muoversi e cose così. Presa in contro piede gli dico ok, in caso scrivimi.
Saliamo in macchina, madre ride a crepapelle poco dopo essere partita, la guardo perplessa e se ne esce con "ma ci stava provando?". C'è, l'unica cosa che ha capito era che volevano una mano a muoversi? Non parla una parola e questo l'ha capito?
E soprattutto... ci stava provando? Ha ragione che mi scriverà prima di domani?
Si vedrà.

Stay tuned per le prossime puntate.

2 commenti:

  1. Le mamme certe cose le capiscono sempre, hanno una specie di radar secondo me :-D

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    1. Qua mi sa che ha preso una cantonata, non abbiamo più avuto segni di loro e tra tre giorni ripartono.
      Madre si dichiara insoddisfatta dal comportamento del Pischelletto ahah.

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