"Now you've been talking in your sleep
Don't let me get me
Things you never say to me
It's bad when you annoy yourself
Tell me that you've had enough
So irritating
Don't wanna be my friend no more
Pretty, pretty please, don't you ever, ever feel
Like you are less than, less than (fuckin') perfect
Pretty, pretty please, if you ever, ever feel like you're nothing
You're (fuckin') perfect to me."
Il 26 agosto si sono tenuti i Video Music Awards, durante la serata si è esibita P!nk che, dopo aver ritirato il premio Michael Jackson Video Vanguard Awards e aver fatto un discorso bellissimo, si è esibita in quella che, secondo me e secondo molti commenti letti su internet, la migliore esibizione della serata. Durante questa esibizione fatta di medley che verso la metà hanno smesso di alternarsi e si sono mescolati tra loro, in una sorta di conversazione fatta di canzoni di periodi diversi. Il giorno dopo c'ero io, impreparata a questa cosa perché non mi ero voluta anticipare nulla su di lei, che sentiva questo botta e risposta con gli occhi lucidi.
Non ho mai fatto mistero di essere cresciuta con la musica, che ci sono artisti che mi hanno in un modo tutto loro aiutata a crescere, a diventare quella che sono. Una di queste, è P!nk. P!nk che per chi mi conosce poco è una cantante che mi piace e di cui ho preso spesso riferimento per il taglio di capelli (mai fatto mistero, anche perché per i capelli corti è una garanzia. Ha sempre tagli bellissimi); per chi mi conosce bene - o molto bene - sa che per me non è solo un'icona di stile, la cantante con cui spesso mi viene detto "ti ho pensata!" (spesso con la scena di So What in cui canta al volante di un tagliaerba), ma sa che per me è un punto importante, quella che ha sempre una canzone giusta per ogni momento: belli, divertenti, brutti, bruttissimi.
Tu che stai leggendo non so di che anno sei o che rapporto hai con MTv, ma nel 2006 passava ancora più musica e programmi musicali che film, serie tv e programmi di dubbio gusto. Un mio compagno di classe, un pomeriggio, aveva visto il video di Stupid Girl e, tornato a scuola l'indomani o qualche giorno dopo, mi parlò di questa canzone, di questa cantante che aveva fatto una nuova canzone e che secondo lui poteva piacermi. Era il periodo del compleanno dei miei dodici anni, uno dei periodi peggiori della mia vita. Quella cantante era P!nk che io all'epoca conoscevo vagamente per via di una mia cugina, giusto qualche canzone. Andai a sentirla, cercai le canzoni che, nel 2006, non era poi così facile trovare visto che la linea internet era quello che era e non esisteva Spotify. A fatica e con qualche aiuto, mi procurai la discografia uscita fino a quel momento, ascoltavo quelle canzoni e sentivo l'urgenza di capire cosa dicessero, di andare oltre ai ritmi accattivanti e alla voce graffiante. Fu lì che trovai quella che, per molti anni, è stata la vera e unica voce che mi abbia mai capita, mi abbia fatto da spalla, una sorta di amica che c'era ogni volta che avevo bisogno. C'era questa cantante che cantava quello che ero io, quella che era la mia vita, c'erano queste canzoni che capivano della mia famiglia che cadeva a pezzi (true story: io ancora non riesco ad ascoltare Family Portrait senza rischiare di piangere), capivano il mio disagio, il mio non sentirmi accettata, ma capivano anche la mia voglia di divertirmi, di fare festa. Nel tempo sono cresciuta, sono cambiata, sono diventata più forte, ma ci sono ancora notti in cui mi metto le cuffie e ascolto a ripetizioni vecchie sue canzoni fino ad addormentarmi, come anni fa facevo col lettore cd della Philips che mettevo sotto al cuscino mentre io sentivo le canzoni con le cuffie.
L'altro giorno quando sono riuscita a trovare l'intera esibizione era un altro giorno brutto in un periodo davvero pessimo, dove uscire di casa mi porta a rientrare con un mal di testa lancinante, dove per dimostrare di essere quella che ha acquistato sicurezza ci sono ore di lavoro di convincimento anche solo per non uscire con una maglietta extralarge e i soliti jeans, dove anche una sola battuta fatta male mi ferisce. Era l'ennesimo giorno dove avevo dormito poco e male, ho iniziato a vedere il video pensando per i primi due minuti "prima o poi, io sarò sotto un suo palco" cantando da sola in casa, poi è arrivata Just Give Me A Reason e totalmente inaspettata è arrivato un mashup, quello citato sopra, e c'ero io che non piango praticamente da mesi con gli occhi lucidissimi che sentivo quel botta e risposta come mio, ma poi è arrivata Fuckin' Perfect che mi ha colpita, mi ha scosso.
Ho sempre sostenuto che la musica è una cosa potente, tanto.
Ho sempre sostenuto che la musica mi ha salvato, che mi salva e mi salverà sempre.
Ho sempre sostenuto che la musica parla per me quando io litigo con le parole.
Questo è uno di quei momenti.
Non ho mai fatto mistero di essere cresciuta con la musica, che ci sono artisti che mi hanno in un modo tutto loro aiutata a crescere, a diventare quella che sono. Una di queste, è P!nk. P!nk che per chi mi conosce poco è una cantante che mi piace e di cui ho preso spesso riferimento per il taglio di capelli (mai fatto mistero, anche perché per i capelli corti è una garanzia. Ha sempre tagli bellissimi); per chi mi conosce bene - o molto bene - sa che per me non è solo un'icona di stile, la cantante con cui spesso mi viene detto "ti ho pensata!" (spesso con la scena di So What in cui canta al volante di un tagliaerba), ma sa che per me è un punto importante, quella che ha sempre una canzone giusta per ogni momento: belli, divertenti, brutti, bruttissimi.
Tu che stai leggendo non so di che anno sei o che rapporto hai con MTv, ma nel 2006 passava ancora più musica e programmi musicali che film, serie tv e programmi di dubbio gusto. Un mio compagno di classe, un pomeriggio, aveva visto il video di Stupid Girl e, tornato a scuola l'indomani o qualche giorno dopo, mi parlò di questa canzone, di questa cantante che aveva fatto una nuova canzone e che secondo lui poteva piacermi. Era il periodo del compleanno dei miei dodici anni, uno dei periodi peggiori della mia vita. Quella cantante era P!nk che io all'epoca conoscevo vagamente per via di una mia cugina, giusto qualche canzone. Andai a sentirla, cercai le canzoni che, nel 2006, non era poi così facile trovare visto che la linea internet era quello che era e non esisteva Spotify. A fatica e con qualche aiuto, mi procurai la discografia uscita fino a quel momento, ascoltavo quelle canzoni e sentivo l'urgenza di capire cosa dicessero, di andare oltre ai ritmi accattivanti e alla voce graffiante. Fu lì che trovai quella che, per molti anni, è stata la vera e unica voce che mi abbia mai capita, mi abbia fatto da spalla, una sorta di amica che c'era ogni volta che avevo bisogno. C'era questa cantante che cantava quello che ero io, quella che era la mia vita, c'erano queste canzoni che capivano della mia famiglia che cadeva a pezzi (true story: io ancora non riesco ad ascoltare Family Portrait senza rischiare di piangere), capivano il mio disagio, il mio non sentirmi accettata, ma capivano anche la mia voglia di divertirmi, di fare festa. Nel tempo sono cresciuta, sono cambiata, sono diventata più forte, ma ci sono ancora notti in cui mi metto le cuffie e ascolto a ripetizioni vecchie sue canzoni fino ad addormentarmi, come anni fa facevo col lettore cd della Philips che mettevo sotto al cuscino mentre io sentivo le canzoni con le cuffie.
L'altro giorno quando sono riuscita a trovare l'intera esibizione era un altro giorno brutto in un periodo davvero pessimo, dove uscire di casa mi porta a rientrare con un mal di testa lancinante, dove per dimostrare di essere quella che ha acquistato sicurezza ci sono ore di lavoro di convincimento anche solo per non uscire con una maglietta extralarge e i soliti jeans, dove anche una sola battuta fatta male mi ferisce. Era l'ennesimo giorno dove avevo dormito poco e male, ho iniziato a vedere il video pensando per i primi due minuti "prima o poi, io sarò sotto un suo palco" cantando da sola in casa, poi è arrivata Just Give Me A Reason e totalmente inaspettata è arrivato un mashup, quello citato sopra, e c'ero io che non piango praticamente da mesi con gli occhi lucidissimi che sentivo quel botta e risposta come mio, ma poi è arrivata Fuckin' Perfect che mi ha colpita, mi ha scosso.
Ho sempre sostenuto che la musica è una cosa potente, tanto.
Ho sempre sostenuto che la musica mi ha salvato, che mi salva e mi salverà sempre.
Ho sempre sostenuto che la musica parla per me quando io litigo con le parole.
Questo è uno di quei momenti.