Non sapevo cosa mettermi domani, per una questione di sentirmi sempre inadatta tutto quello che avevo nell’armadio mi sembrava troppo o in un verso o in un altro. Volevo scegliere da sola, ma alla fine ho chiesto aiuto alle amiche lasciando scegliere loro tra due abbinamenti camicia+jeans, perché mi convincevano entrambi poco. Il voto ha unanimemente optato per una camicia blu con le ancore abbinata a dei jeans blu, quando ho scelto l’opzione non mi ero ricordata di una cosa: la camicia era quella del mio primo esame, quello dove mi feci volutamente bocciare allo scritto e ragazzo-xanax, il quale dava l’esame con me e ci eravamo sentiti quasi tutti i giorni mentre lo preparavamo (da cose serie a cagate pazzesche), si arrabbiò rompendo quella su aura di calma per la mia decisione di non rispondere o di sbagliare alcune risposte per non andare all’orale. Fu anche la volta in cui gli scrissi disperatamente di fermarsi a un tabacchino per prendermi le sigarette, arrivò e la prima cosa che mi disse, lo ricordo ancora, fu che non aveva trovato un tabacchino ma “ti faccio tutte quelle che vuoi”.
Questa camicia, alla sua discussione, mi sa di chiusura, del degno silenzioso addio che sarà (la tristezza la terrò per domani, quando finirò a scrivere su un treno di ritorno).
Nessun commento:
Posta un commento