Domani ho la prima prova, lo sto realizzando lentamente, minuto dopo minuto. Non so bene in che condizioni ci arriverò, ma di certo non buone - ho appena visto il video di Aldo, Giovanni e Giacomo e più che sorridere o ridere, mi ha fatto venire voglia di piangere - e questa cosa che “la prima prova è una cavolata”, “ma di cosa ti preoccupi!? Tu sai scrivere benissimo” dovreste andarlo a dirlo al mio subconscio che ha deciso di farmi sognare di avere i documenti completamente bianchi, nessuno mi ascoltava e mi ritrovavo a consegnare dopo sei ore senza aver scritto nulla.
Non so neanche se supererò la maturità, se riuscirò ad arrivare alla fine potendo rispondere alla domanda “dopo cosa vuoi fare” con un “continuerò, andrò all'università cercando di realizzare i miei sogni” potendo davvero pensare al futuro, ma so che oggi è la giornata più lunga della mia vita e ora, dopo questa pausa da “sto rispondendo a più mail che altro”, me ne torno a studiare.
trabzon
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