venerdì 4 settembre 2015

A distanza di una decina di giorni, finalmente, se penso a lui, non mi viene in mente ogni dannatissimo secondo di quel bacio, non mi viene in mente lui che mi raggiunge, appena un amico mi rimette a terra, e mi ribacia di nuovo, davanti a gente che grazie al cielo non ricordo che faccia abbia. Finalmente, stasera ho pensato a lui e sono riuscita a non pensare né a quei baci né a quanto mi sentissi stupida per essermi fatta prendere in giro come una stupida, perché io non sono stupida. Stasera, per la prima sera, ho sentito la rabbia, non la tristezza, ho sentito la voglia vera di spaccargli la faccia se me lo trovassi davanti, non solo di dirlo per nascondere che se lo avessi davanti cambierei strada. Cambiare strada? Neanche morta, io a testa alta, lui faccia quello che gli pare.
Sì, mi interessa ancora. Sì, mi sarebbe piaciuto che le cose fossero andate diversamente. Sì, avrei voluto tante altre cose anziché la realtà così come sta, ma che senso ha piangere su baci dati?
E' andata, male o bene che sia, almeno questa volta ho giocato.

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