lunedì 16 novembre 2015

Che poi vaffanculo, solo vaffanculo.

E’ lunedì, sono fiacca, è tutto il giorno che sono abbastanza demoralizzata anche se cerco sempre di ridere e scherzare, perché sia mai che io mi faccia vedere triste da altri, mi ritaglio solo una mezz’ora per scrivere un mare di pensieri indirizzati ad una persona che non leggerà mai. Scrivo per me, mica perché lui sappia, perché se scrivo a lui, sto solo cercando di togliermi di dosso questa cattiva giornata, questo cattivo periodo.
Il fatto che non sto bene, oggi, lo capisco dal fatto che voglio camminare, che per andare a prendere il treno vado in centrale per fare la strada con un compagno di corso per non stare da sola, perché a volte lo so che quando sono presa male mi prende così. Torno a casa, mi prendo una pausa mentre inizio a digerire la cena prima di finire di studiare un po’, scorro la home e lì, in bella vista, c’è la foto che una non vorrebbe vedere della persona che in questo periodo ti ha fatto sentire da prima migliore e poi la solita, solo che quando ti senti migliore poi torni a sentirti uno schifo, ti senti uno schifo doppio, con un’altra. Nel letto. E okay, non c’è scritto nulla, non è chiaro un cazzo, sono pure vestiti da quel poco che si vede, ma quando mia il mio sesto senso sbaglia, ultimamente? Mai. Non sbaglia mai.
E niente, dieci giorni a pensare che era colpa mia, che la merda fossi io, che avessi sbagliato io, poi la soluzione era semplicemente ha preferito un’altra, magari una meno complicata di te.
Che poi t’hanno pure detto che t’assomiglia.
Che c’ha i capelli come hai pensato di farteli per “cambiare drasticamente”.
Che poi vaffanculo, quanto meno dillo anziché sparire nel nulla. Alla fine tra noi c’era stato un niente, c’era niente, bastava avare le palle (ma quando mai la gente ha le palle a ‘sto mondo!?).
Che poi vaffanculo, era già un giorno di merda e mi sta passando la risata isterica e lo scherzare sul fatto che o ho un potere di far accoppiare la gente con altri e non con me o che rischio sempre di finire a fare l’amante.
Che poi vaffanculo a me, che sono pure stata male, ho distrutto il poco di autostima che avevo messo su giorno dopo giorno. A me che ora mi sta passando la risata, vorrei la non so più quale sigaretta, ma sicuramente più della decima, che vorrei un chilo di cioccolato, non dovermi alzare domani, un fottuto abbraccio e pensare che magari non è sempre colpa mia che le cose vanno bene ad altri e non a me.
Che poi vaffanculo, nella mia altra vita devo essere stata proprio una persona di merda per non avere una fortuna manco a pagarla ora.
Che poi vaffanculo, solo vaffanculo.

2 commenti:

  1. Io con gli anni ho capito una cosa importante: nessuno vale più di me stessa, nessun uomo e nessuna donna potrà mai essere più importante di me, farmi sentire inferiore. Magari qualcuno con le palle esiste ancora chissà, tutti gli altri dobbiamo farceli scorrere dietro come punti esperienza, ma non sentirti in colpa perché sanno mentire tutti benissimo. Un abbraccio grande

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    1. Io predico bene e razzolo male: mi arrabbio quando le amiche perdono fiducia in se stesse per qualche ragazza e poi sono la prima a far vicere le mie inscurezze, solo perché con un ragazzo è andata male.
      Piano piano, sto iniziando a vederla come "almeno non hai rimpianti".
      Un abbraccione, cara Lola.

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